Apolipoproteina A1 - Milano

Ultima modifica 16 settembre 2020

Limone sul Garda: Lunga vita a Limone
Limone sul Garda, un piccolo paese di mille abitanti sulla riva occidentale del Lago di Garda, in provincia di Brescia, è tornato di recente alla ribalta internazionale per la proteina "di lunga vita" presente nel sangue di alcuni suoi abitanti. Il paese chiuso tra monti e lago fu da sempre terra di confine isolata dal mondo e proprio questo isolamento unito ad una serie di fortunate quanto fortuite coincidenze ha determinato la nascita del famoso elisir nel sangue dei suoi abitanti.
La storia della scoperta della Apolipoproteina A-1 Milano, ha inizio nel 1979 quando un impiegato delle ferrovie, originario di Limone, ma residente a Milano da oltre 20 anni, viene ricoverato in ospedale per accertamenti di routine. I risultati degli esami sbalordiscono i medici, dato che il paziente ha sia il colesterolo che i trigliceridi con valori molto alti, ma non presenta nessun segno clinico rilevante, non avendo nessun danno rilevabile alle arterie e al cuore. Ai medici ciò appare molto strano, anzi incredibile, si decide così di indagare più a fondo scoprendo nel sangue del paziente, del padre e della figlia una proteina anomala che i ricercatori battezzano Apolipoproteina A-1 Milano (dandole come consuetudine il nome della città in cui è stata scoperta). Quel che più conta è che la proteina presente nel sangue di queste persone originarie di Limone si comporta in maniera anomala, ma benefica, e cioè spazza via a gran velocità i grassi delle arterie, convogliandoli al fegato, per poi eliminarli, dimostrandosi un'arma estremamente efficace contro arteriosclerosi ed infarto.
Il lavoro dei ricercatori incuriositi dal perché questa mutazione genetica si fosse verificata solo a Limone e quanto potessero aver influito fattori ereditari ed ambientali prosegue con maggior impegno. Tutti gli abitanti del paese vengono sottoposti a prelievi di sangue e ad approfondire indagini ematiche. Il risultato è sorprendente: un numero notevole di residenti è portatore del gene. Si passa ad indagini sull'albero genealogico dei portatori e grazie ai registri degli archivi del comune e della parrocchia si riesce a stabilire che tutti i portatori discendono da un'unica coppia (Cristoforo Pomaroli e Rosa Giovanelli) unitasi in matrimonio nel 1644, data a cui potrebbe risalire la comparsa della proteina. La diffusione del gene è ritenuta un fatto molto probabile a causa dei numerosi matrimoni tra consanguinei che caratterizzarono la storia del paese fino al 1932, anno in cui fu inaugurata la strada Gardesana che con le sue lunghe gallerie scavate nella roccia a pochi metri dal lago (un vero capolavoro di ingegneria per l'epoca) interrompeva così un isolamento millenario aprendo il paese al mondo e al turismo.
Grazie alla preziosa collaborazione degli abitanti di Limone, che hanno acconsentito a numerosi prelievi di sangue, è stato possibile sintetizzare l'A1 Milano, trasferendo in alcuni batteri la capacità di riprodurre la proteina. Agli inizi degli anni Novanta furono condotti i primi esperimenti sugli animali: iniettando loro la proteina clonata si osservarono risultati estremamente positivi, con una notevole riduzione delle placche lungo le pareti. Nel novembre 2003, dagli Stati Uniti, arriva la notizia che un gruppo di ricercatori, guidati da Steven Nissen, ha riprodotto la proteina in un farmaco sperimentale che, somministrato a 47 soggetti affetti da gravi forme di arteriosclerosi, porta in 6 settimane a risultati sorprendenti: una riduzione media del 4,2% della placca. È facile intuire che potrebbe trattarsi della scoperta più importante del decennio e a Limone la gente è orgogliosa di poter dire che la via della longevità ha inizio proprio dalla piccola località sulle rive del Garda. 
La sintesi in laboratorio della proteina che porterà alla produzione di un farmaco rivoluzionario in grado di curare le più gravi patologie cardiovascolari (prima causa di morte al mondo), riporta Limone al centro dell'attenzione dei media di tutto il mondo, con decine di giornalisti e troupe televisive che hanno ripreso a girare tra gli stretti vicoli del paese. Attenzione che cresce lo scorso mese di maggio quando il comune ospita un importante convegno scientifico internazionale che riunisce i maggiori esperti americani ed europei responsabili degli sviluppi nella cura delle malattie cardiovascolari attraverso l'Apolipoproteina A1.
La riunione è un'occasione per confrontarsi su questioni mediche ma anche per discutere sulla particolare longevità degli abitanti di Limone, dove un'alta percentuale supera gli 80 anni. La proteina non è infatti il solo dono fatto dalla natura a fortunati abitanti, che grazie alla sana alimentazione mediterranea (ricca di pesce di lago, olio e agrumi locali) e alle favorevoli e uniche condizioni climatiche (Limone, infatti, è il luogo più settentrionale in cui si possono trovare coltivazioni di agrumi) hanno un'aspettativa di vita molto elevata. Questi doni però sono oggi, a differenza che in passato, condivisi dagli abitanti con i turisti, in prevalenza tedeschi, che forse senza sapere di "farsi del bene", trascorrono sereni le loro vacanze in questa tranquilla destinazione turistica del lago di Garda.
Anche l'equipe medica del professor Sirtori nel 2004 ritorna nel paese per effettuare le analisi sui nuovi nati figli di genitori portatori, scoprendo che il gruppo di Limonesi che porta nel sangue la preziosa proteina A1 Milano si è allargato. Ai circa quaranta fortunati, infatti, si sono aggiunti ben otto bambini continuando così la storia affascinante dell'Elisir di lunga vita, la proteina A-1 Milano che nata per caso grazie all'isolamento geografico si è potuta trasmettere di generazione in generazione agli abitanti, a partire dalla prima coppia di portatori nel 1700 fino ai nuovi giovani portatori.


APOLYPOPROTEIN A-1

Discovery: Milan (Italy) 1980
Experimentation: Cleveland (USA) November 2003

THE CONGRESSES

29/05/2004 Sala Comboni
HDL THERAPY IN LIMONE:
5th scientific meeting on the Apolipoprotein A-1 Milano
Chairmen:
R. Newton (Ann Arbor, USA),
L.O. Andersson (Stockholm, Sweden) T. Mayleben (Ann Arbour, Usa),
R. Paoletti (Milano, Italy)
S. Santamarina-Fojo (Bethesda, USA) HDL metabolism and reverse cholesterol transport:
lessons from animai models
B.H. Brewer Jr. (Bethesda,USA) HDL metabolism and reverse cholesterol transport:
lessons from human diseases
G. Franceschini (Milano, Italy) Pleiotropic functions of HDL
P.K. Shah (Los Angeles, USA) HDL and the vulnerable plaque
J.C. Fruchart (Lille, France) PPARalpha as therapeutic target for CHD prevention
R. Newton (Ann Arbor, USA)
Drug development in the statin era
H. Ageland (Stockholm, Sweden) High output production of recombinant proteins
G. Chiesa (Milano, Italy)
Recombinant apoA-IMilano in animai models of human atherosclerosis
M. Marchesi (Milano, Italy) Recombinant apoA-IMilano in experimental myocardial infarction
C. Bisgaier (Ann Arbor, USA) Methods for a reliable evaluation of the potential of HDL therapy
B. Krause (Ann Arbor, USA) HDL therapy: what next?
 
1/10/1995 - 4/10/1995 Hotel Caravel
APOLIPOPROTEIN A-1 MILANO:
Structure, Function and Therapeutic Potential
 
5/04/1992 - 9/04/1992
Centro Missionario Comboniano
HUMAN APOLIPOPROTEIN MUTANTS:
Apoliprotein in the Diagnosis and treatment of disease
 
27/03/1988 - 30/03/1988
Centro Missionario Comboniano
HUMAN APOLIPOPROTEIN MUTANTS:
From Gene Structure to Phenotypie Expression
 
31/03/1985 - 3/04/1985
HUMAN APOLIPOPROTEIN MUTANTS:
Impact on Arteriosclerosis and Longevity